Viñales
A circa due ore e mezza di macchina dall’Avana si trova la valle di Viñales, con l’omonimo villaggio, all’interno della provincia di Pinar del Rio. La zona è montuosa e selvaggia, e interessante per i caratteristici “Mogotes”, ovvero delle collinette più o meno rocciose che in alcuni casi presentano anche delle grotte al loro interno, visitabili con una guida locale tramite gite giornaliere a cavallo che comprendono anche la visita alla fabbrica del tabacco e alle piantagioni della zona.
Il piccolo villaggio di Viñales non ha nulla di particolarmente caratteristico o storico, ma paradossalmente è più ricettivo al turismo di quanto lo sia l’Avana. La strada principale è piena di ristorantini e locali vari, mentre le stradine attorno sono adibite quasi esclusivamente ad alloggi e casas particulares.
Anche qui il soggetto fotografico principale sono state le case coloniali. Dopo averne viste parecchie ho trovato che la ripresa frontale risulta la più armoniosa, soprattutto quando sono presenti persone da “collocare” nel fotogramma per bilanciare o sbilanciare il peso della foto.
Nella foto seguente le due persone e il cane erano già posizionati in modo da contrastare la verticalità del portone marrone, creando un senso di stabilità e pace rafforzato dalle loro posture ed espressioni:

In altri casi, sulla stessa via che attraversa Viñales, ho avuto delle opportunità simili alla precedente, in cui ho alternativamente isolato la casa, o cercato di rendere più viva la scena aspettando il momento giusto per scattare, come nella foto qui sotto dove ho fatto in modo che i signori sulla sinistra e quello con la bicicletta sulla destra entrassero nel fotogramma per posizionarsi nei pressi delle due porte del locale, rendendo la vista simmetrica.

La gita a cavallo che viene venduta alla maggior parte dei turisti include la visita alla fabbrica del tabacco (con possibilità di comprare i sigari “puri”, ovvero senza nicotina), una scampagnata attraverso le piantagioni locali, un bagno nel lago che si trova sul tragitto e per chi vuole una escursione nelle grotte dei Mogotes, per una durata totale di 4 ore. Nonostante alcuni aspetti un po’ superficiali (es. le rocce a forma di tartaruga o di “demonio” mostrate con enfasi durante la visita alle grotte come se fossero importanti punti di interesse, o il lago dove ci si ferma per fare il bagno che è sostanzialmente paludoso) la gita risulta piacevole e con buone opportunità fotografiche. Di seguito un momento della dimostrazione di fabbricazione di un sigaro:

Durante la sosta per visitare le grotte ho notato quattro guide locali sedute ad aspettare i propri clienti che tornavano dalla scarpinata nei Mogotes. Per qualche motivo la loro aria di attesa, il silenzio che regnava, e gli sguardi accaldati mi hanno attirato subito. Qui sotto la foto che li immortala:

Trinidad
Dopo la visita a Viñales mi sono spostato a Varadero per passare qualche giorno al mare. Dall’hotel in cui alloggiavo ho acquistato una gita giornaliera a Trinidad, e un veloce passaggio in auto a Cienfuegos. Sveglia alle 5, partenza alle 6, e svariate ore di macchina prima di arrivare a destinazione, passando per l’entroterra cubano. Trinidad è molto pittoresca e una delle città più caratteristiche di tutta Cuba. Qui il turismo si fa notare, soprattutto nelle vie vicino Plaza Mayor, e anche perchè ci vuole molto poco a girarla tutta. Dopo aver fatto una veloce visita al Museo Historico (vale la pena salire sulla torre per la vista) è arrivato un temporale violento che ha di fatto annullato il resto della giornata, compreso il passaggio a Cienfuegos che con grande rammarico non ho potuto vedere se non per pochi minuti dal finestrino bagnato del taxi.

In conclusione, Cuba è una meta di viaggio molto particolare, che da molto tempo mi interessava vedere per la sua particolarità, la sua storia, la sua gente. La modalità di viaggio che ho adottato io (pacchetto pronto con tappe già fissate) forse non è l’ideale per chi vuole immergersi nella vita locale, o girare liberamente da una città all’altra per visitare tutto il paese. Per quel tipo di viaggio, più avventuroso e on-the-road, servirebbero almeno 3 settimane di tempo invece dei 10 giorni che avevo io.
Nel complesso mi è piaciuta, ma sono rimasto molto (troppo) colpito dalla povertà della gente e il senso di decadenza che regna per le strade, a l’Avana in particolare. Mi ero fatto l’idea di un luogo diverso, più accogliente in un certo senso, e questo mi ha condizionato anche nel fare le foto. In molte occasioni mi sono tirato indietro di fronte ad un volto interessante per paura di disturbare o per il senso di colpa nello “sfruttare” quella povertà solo per portare a casa una fotografia.
Probabilmente con un po’ più di preparazione e una pianificazione diversa, un giorno potrei tornarci per visitare tutto quello che non sono riuscito a vedere quest’anno, e magari concentrarmi di più sui luoghi meno turistici e frequentati dove dicono si trovi l'”autentica Cuba”.